giovedì 1 maggio 2014

Clavicembalo fiammingo 28 - la tavola armonica 5 - il layout dei ponticelli

Il disegno del layout è un momento importante. È il momento in cui si decide la posizione dei due ponticelli, quello sul somiere e quello sulla tavola armonica. Da queste posizioni dipendono il punto di pizzico (più vicino al ponticello determina un suono più nasale, più lontano un suono più dolce) e la lunghezza delle corde. Quest'ultima in particolare è fondamentale: le corde suonano meglio quando sono vicine al punto di rottura: troppo lunghe, anche di poco, e si correrà il rischio di spezzarle durante una semplice accordatura; troppo corte suoneranno male. Ruckers aveva un solo registro da 8'; noi ne avremo due e naturalmente il layout si riferisce alla corda lunga, cioè alla corda del registro principale. La corda del registro secondario verrà di conseguenza molto più tardi.

Si parte dal ponticello sul somiere. È' facile determinarne la posizione: si misura dai disegni o dai rilievi degli strumenti storici, per ogni do e per ogni fa, la distanza tra la relativa punta del ponticello sul somiere e l'estremità del somiere stesso che sta a contatto con il registro più vicino. Si segna a matita o con una punta metallica, e si uniscono con una linea i punti. Lo vediamo nella prossima fotografia. La linea a matita è un po' evanescente in foto, ma le assicelle di legno sono poste con l'estremità esattamente su ognuno dei segni, che ricordo indicano i do e i fa.
Questo per la posizione davanti-dietro, ma per quella sinistra-destra? La posizione laterale è vitale, perché siccome il ponticello della tavola armonica è inclinato, ogni spostamento laterale, anche piccolo, determina una variazione della lunghezza della corda. Per motivi troppo lunghi da spiegare in questo post le corde acute sono quelle in cui l'esatta lunghezza è più necessaria. Fissiamo dunque la posizione dell'ultima corda a destra stabilendone la distanza dal fianchetto. Questa distanza dipende da vari fattori: necessità di tenerla distante dal fianchetto affinché suoni bene; rispetto del punto di pizzico previsto da Ruckers; consenta una posizione del ponticello della tavola armonica non troppo lontana né troppo vicina dal fianco curvo. Nel mio caso la corda lunga dell'ultima nota capita a 4,5 cm dal fianchetto.




La linea indica la posizione del ponticello sul somiere. Nella foto si vedono le assicelle sulla sinistra e un attrezzo autocostruito a destra, con molti fori in fila. Ne spiegherò dopo costruzione e funzione. Tenete presente che persegnare la posizione del ponticello sul somiere è necessario avere prima il suddetto attrezzo.



Per ogni do e per ogni fa si taglia un'assicella di legno della lunghezza esatta che dovrà avere la corda. Queste lunghezze si possono prendere da qualche disegno oppure si possono calcolare. Io per comodità le ho prese da un disegno, che però mancava del primo e dell'ultimo fa che quindi ho calcolato io. Il calcolo della lunghezza delle corde, altrimenti noto come scaling, è troppo lungo da svolgere ora. Forse in un prossimo post.

Come si usano le assicelle? ovviamente un'estremità si fa coincidere col segno sul somiere, l'altra estremità segnerà il ponto del ponticello della tavola armonica. Per essere certi che le corde siano parallele alla fascia dorsale si costruisce l'attrezzo che avete visto sopra. Per costruirlo si prende innanzitutto una tavoletta di legno larga abbastanza da appoggiare su fascia dorsale e fianchetto e sporgere un po', quindi nel nostro caso io l'ho fatta circa 120-130 cm.
Ricordate il régle du clavier che usammo per disegnare la tastiera? torna utile di nuovo, perché sopra di esso vi disegnammo le divisioni delle code dei tasti. Le code dei tasti corrispondono ai salterelli, che scorrendo nei registri stanno tutti alla stessa distanza dalla propria corda. Quindi quella divisione delle code dei tasti è perfetta per le corde. 


Sul davanti il régle du clavier, dietro di esso l'assicella che deve essere segnata. Con squadretta e matita si fa presto.


Segnate tutte le posizioni, si traccia una linea orizzontale e su ogni intersezione tra la linea orizzontale e quelle verticali si fa un foro abbastanza largo da metterci una matita.


A questo punto si fissa una tavoletta laterale esattamente a 90 gradi, in modo che scorra come una grossa squadretta lungo la fascia dorsale. naturalmente nel fissare insieme le tue assicelle che formano la squadretta, si sarà tenuto conto dalla posizione sinistra-destra. Lo si è fatto all'inizio, quando avevamo solo la posizione dell'ultima corda: si fa coincidere l'ultimo foro con la posizione segnata dell'ultima corda, senza muovere nulla si fissa la tavoletta secondaria (incollata nel mio caso, ma sarebbe più pratico avvitarla, ma in tal caso bisognerebbe usare tavolette di minor spessore). A quel punto è facile segnare tutte le altre posizioni. Però è necessaria un'avvertenza. Ho scritto sopra che le corde sono parallele alla fascia dorsale; è così, infatti, ma questo non è vero per le corde più gravi. Le due - tre corde più gravi, se fossero perfettamente parallele alla fascia dorsale, riuscirebbero troppo vicine ad essa nel punto in cui toccano il ponticello della tavola armonica. Come si è visto anche nel caso della distanza dell'ultima corda dal fianchetto, una distanza troppo ridotta non permette alla corda di risuonare bene, perché per quanto si possa assottigliare la tavola armonica resta relativamente rigida in prossimità di una fascia e della relativa controfascia. Per questo motivo le corde gravi si allontanano dalla fascia dorsale man mano che dal davanti vanno verso la parte posteriore dello strumento. Per far loro spazio sul ponticello della tavola armonica si spostano verso destra anche alcune altre corde successive, sempre meno finché non si ristabilisce l'esatto parallelismo. In pratica la prima ottava ha le corde tutte leggermente spostate verso destra. Il problema si porrà quando dovremo segnare, sul ponticello già incollato, le singole punte. Per ora, poiché ci bastano i do e i fa per disegnare il ponticello, sono interessati dallo spostamento solo il primo fa e il primo do, per i quali ho utilizzato rispettivamente il foro del sol e il foro del fa#.



Facendo scorrere l'attrezzo lungo la fascia dorsale si trovano le intersezioni di ogni do e ogni fa, segnate sull'attrezzo, con le rispettive assicelle, come si vede sopra e nelle foto seguenti. Si segnano i punti di intersezione e unendo a matita tali punti si ha il disegno del ponticello sulla tavola armonica.
Si controlla che la linea appaia armoniosa e senza scarti da una direzione all'altra, e che la distanza dal fianco curvo sia più o meno costante e entro certi limiti (diversi da scuola nazionale a scuola nazionale: per Ruckers da 12 a 16 cm con una media attorno ai 13,5). Se tutto sembra in ordine si può procedere a tagliare il ponticello e poi ad incollarlo sulla tavola armonica. Se si guarda l'assicella più lunga si nota che non è parallela alla fascia dorsale. Stessa cosa con la seconda assicella, ma già molto meno divergente (per apprezzarlo, si noti come la seconda assicella segue quasi del tutto parallelamente il giunto tra due tavolette che costituiscono la tavola armonica - si vede perché una tavoletta è molto più chiara).




Il ponticello disegnato.



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