giovedì 31 luglio 2014

Cantate barocche su testi in napoletano (1680c - 1750c)

Negli ultimi due anni ho lavorato a un’edizione critica delle cantate su testi in napoletano scritte prima del 1750. L’edizione aspira alla completezza ma è possibile che io abbia ignorato qualche composizione.
Le cantate condividono certamente lo stesso destino dell’opera buffa, delle “commedeje pe mmuseca”, di cui ci è giunta la musica solo in pochissimi casi (a un primo spoglio, si conserva la musica completa di sole sette o otto opere sulle più di 150 eseguite dal 1707 al 1750). Ma mentre delle opere abbiamo almeno i libretti che ci hanno consentito di studiarne i caratteri generali, le cantate si trasmettevano solo sotto forma di musica manoscritta: persa la quale non resta più alcuna testimonianza diretta. Si spiega così perché di quella che fu una produzione sicuramente molto vasta oggi restano solo tredici composizioni più un’altra di cui ci sono giunti i soli versi.

Il motivo dell’edizione è duplice: il più importante è che alcune delle tredici cantate meritano senz’altro il predicato di capolavoro drammatico-musicale; altre restano appena sotto quel livello; ma anche le poche residue, quelle “di scuola”, sono quantomeno gradevoli.
Il secondo motivo è che circa metà delle cantate sono state registrate su disco o eseguite in concerto, generalmente da esecutori di somma bravura. Ma i testi letterari non hanno ricevuto le stesse attenzioni che l’esecuzione, e abbondano di errori, di incomprensioni, di cambiamenti arbitrari dovuti appunto all’incomprensione del testo. Non è solo quindi il testo cantato a presentare frequenti errori, ma anche le traduzioni dei libretti di accompagnamento dei dischi o i programmi di sala sono intollerabilmente flagellate da vere e proprie invenzioni, errori, e quindi da versi incomprensibili anche quando l’originale napoletano è tutt’altro che oscuro. D’altra parte bisogna pur riconoscere che tale scadente qualità delle traduzioni correnti nei libretti di accompagnamento ai dischi ha una sua giustificazione nel fatto che questi testi sono spesso effettivamente di difficile comprensione e – essendo trasmessi solo in forma manoscritta diversamente dalle opere – talvolta portatori dei classici errori dei copisti, cosa che naturalmente rende ancora più ardua la traduzione.

L’edizione delle cantate su testi in napoletano costituisce l’avvio di un progetto di più ampio respiro che spero possa concretarsi.

Rilegatura in tuta tela bordeaux con tassello sul dorso. Stampato su carta Arcoprint Edizioni di Fedrigoni. Dimensioni chiuse 235 x 330 mm. Il prezzo richiesto, 55 euro, costituisce il mero rimborso delle spese di stampa e di rilegatura. Il contenuto del volume potete leggerlo in una delle fotografie sotto.


Per ordinare il libro, per richieste, per commenti, o anche semplicemente per parlare di scuola napoletana e di dialetto napoletano (o lingua, se preferite), scrivetemi a harpsichordmaker@gmail.com.








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