venerdì 23 maggio 2014

Clavicembalo fiammingo 31 - il ponticello sulla tavola armonica

Il ponticello della tavola armonica nei clavicembali nordeuropei ha due curve, di cui una al basso corta ma severa. Esistono vari modi di fabbricare un ponticello:

1. Si taglia un'asticella dritta delle misure massime del ponticello, poi procedere come ho fatto con l'altro ponticello: con le pialle è facile anche se faticoso ottenere il profilo giusto. Una volta ottenuto il profilo definitivo si mette il ponticello a bagno per molte ore (diciamo una notte), poi si mette in una forma e si lascia ad asciugare. La curva del basso, spesso troppo marcata per poterla curvare, si sega invece in un altro pezzo che poi si unisce al ponticello (oppure al basso, quando si sega l'asticella iniziale, si lascia abbastanza largo per poter segare la curva).
Questo sistema presenta una difficoltà tecnica: la sezione del ponticello non è quadrata o rettangolare, quindi è molto probabile che quando si mette nella forma, si svirgoli. A quel punto non sarà più possibile incollare il ponticello alla tavola armonica perché la base non sarà più in piano, e bisogna rifare il pezzo. Non è impossibile fare una forma che tenga conto di tutto ciò e mantenga il fondo in piano durante il tempo (un paio di settimane) in cui si lascia il pezzo ad asciugare, ma certo non è facile e il rischio di dover rifare il pezzo è alto.

2. Si taglia un quadrello delle dimensioni massime del ponticello, oppure - meglio - una tavoletta di spessore pari alla larghezza massima del ponticello e di larghezza sufficiente a fare tre o quattro altezze di ponticello. Si curva, col calore o con l'acqua o con il vapore, e poi si "affetta" ottenendo tre o quattro quadrelli già curvati (ma per il basso si procede come nel punto 1).

3. Il ponticello con le sue curve (al basso molto precisa, agli acuti approssimativa) viene disegnato su una tavola di legno (faggio, di solito, ma anche ciliegio per i Ruckers, o pero o sorbo) di spessore pari all'altezza massima del ponticello finito o poco più, e poi segato.

Sia il sistema 2 che il sistema 3 hanno l'inconveniente di dover controllare il perfetto spessore e dimensioni, nonché rifinire la superficie, all'interno di una curva, il che non è possibile con le pialle. Poiché anche la vastringa non consente di lavorare all'interno di curve così strette, resta la rasiera.

Ho usato il sistema 3 per un semplice motivo: avevo già segato grossolanamente un ponticello per il francese, che poi ho lasciato nuovamente sospeso, e per risparmiare tempo ho lavorato su quello.

I sistemi 1 e 2 hanno però un vantaggio rispetto al 3: la fibra del legno corre lungo il percorso del ponticello, e quindi non essendo segata non ci sono punti in cui la fibra è corta. Storicamente si trovano ponticelli sia segati che curvati. Io dovrò fare almeno altri due ponticelli, per il francese e per il "vero" Ruckers che iniziai qualche anno fa, e forse potrebbe valere la pena di tentare la fabbricazione di una buona forma per poter utilizzare il metodo 1. Ci penserò. Intanto alcune foto della fabbricazione del ponticello, senza un particolare ordine. Al momento il ponticello oltre a non avere ancora tutte le dimensioni precise (salvo l'altezza) e la superficie non finita, è anche troppo lungo, per questo motivo non segue la curva disegnata sulla tavola armonica: lo taglierò quando arriverò alle fasi finali.














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