lunedì 8 aprile 2013

Taglio della tastiera, breve riflessione su due metodi

Esistono due sistemi per tagliare la tastiera una volta che la si sia disegnata sul pannello:

1. incollare tutte le lastrine di copertura dei tasti diatonici, di larghezza ognuna pari a un numero intero di tasti finiti (solitamente una lastrina di ebano basta per due tasti, una di bosso per due o anche per tre). Solo dopo di ciò tagliare i tasti.

2. Tagliare prima i tasti e solo successivamente incollare su ognuno di essi la lastrina o le lastrine di copertura.

Nel caso del fiammingo che sto costruendo ho utilizzato la tecnica n. 2 (che peraltro nel caso dei fiamminghi è quella storica, anche Ruckers faceva così), ma in precedenza avevo sempre usato la n. 1.

Francamente preferisco la n. 1 per vari motivi. Si possono tracciare le linee decorative in maniera più semplice e più precisa quando le le coperture sono state incollate ma i tasti non ancora tagliati; si può regolare meglio la lunghezza e la sporgenza delle coperture stesse; l'intera procedura è più rapida; non si ha il problema delle giunzioni tra lastrina anteriore e lastrina posteriore (perché è in pezzo unico).

Però la n. 1 richiede due cose: una sega a nastro con lama molto sottile e massima precisione nel taglio. Se una delle due cose manca si è costretti a rettificare il fianco dei tasti con la pialla e con la vastringa, col risultato di creare uno spazio eccessivo tra un tasto e l'altro. Con questa tecnica la copertura sarà sempre perfettamente a filo con i fianchi della leva del tasto.

Questo problema non si pone con la tecnica n. 2. Si può tagliare in maniera relativamente imprecisa, rettificando poi a volontà il fianco dei tasti e non curandosi dello spazio tra un tasto e l'altro. Lo spazio tra un tasto e l'altro sarà poi regolato successivamente, dopo aver incollato le coperture. Con questa tecnica la copertura sporgerà leggermente dai due lati, rispetto alla leva del tasto, consentendo aggiustamenti più facili.

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