lunedì 18 marzo 2013

Clavicembalo fiammingo 2

Come prima cosa si stabiliscono le misure trasversali. E' facile: larghezza della tastiera + spessore dei blocchi laterali + spessore del blocchetto traspositore + spessore dei fianchi.
Ometto i calcoli intermedi, ma questo cembalo sarà largo 94,5 cm. Poiché i fianchi hanno spessore 1,5 cm e poiché il somiere sarà incassato nei due fianchi per metà del loro spessore, il somiere sarà lungo 94,5 - 0,75 - 0.75 = 93 cm. E' in legno di quercia e ha la sezione trapezoidale tipica dei Ruckers. Se poi decido per Delin valuterò se sarà utilizzabile oppure dovrò rifarlo. Eccolo:



Per stabilire le dimensioni trasversali del cembalo si deve stabilire la larghezza della tastiera. Si usa per convenzione la misura di tre ottave, detta stichmass. Abbiamo deciso per una stichmass pari a 49,0 cm. I cembali storici hanno stichmass variabili dai 47 cm dei franco-fiamminghi ravalé (larghezza ridotta per consentire di mettere più tasti in una cassa antica calcolata per un'estensione minore), ai 50 di molti italiani
Ora, se 21 tasti diatonici (tre ottave) occupano 49 cm, 36 tasti diatonici (quelli della nostra tastiera finita) occuperanno 49 : 21 x 36 = 84 cm. La tavola che poi diventerà tastiera deve dunque essere larga 84 cm. Eccola, già giuntata a partire da quattro tavolette di pioppo larghe 25 cm, poi tagliata a misura e squadrata. Per quanto riguarda la lunghezza, i tasti saranno lunghi complessivamente 40,5 cm. La tavola-tastiera è un po' più corta perché ogni tasto riceverà sul fronte un'arcatina decorativa, dello spessore di 7 mm.


Nella foto sopra vedete la tavola-tastiera. Sul davanti di essa c'è il régle du clavier, diviso in tre sezioni: tasti diatonici, tasti cromatici e code dei tasti. I calcoli e il disegno si fanno sul régle du clavier, poi con l'aiuto di una squadretta da falegname si riportano tutte le divisioni laterali sulla tavola-tastiera.
Sulla tavola tastiera ho già disegnato quattro linee orizzontali. La prima segna l'inizio dei tasti cromatici; la seconda, la linea dove andranno le punte di bilanciamento per i tasti diatonici; la terza, idem per i tasti cromatici; l'ultima segna la porzione di coda dei tasti che dovrà essere perfettamente dritta e parallela e uguale per tutti i tasti. Infatti i tasti partono perfettamente paralleli sul davanti della tastiera, e finiscono allo stesso modo; però la tavola-tastiera è divisa sul davanti in 36 parti uguali (i tasti diatonici) e sul retro in 61 parti uguali (tutti i 61 tasti), quindi non può esserci parallelismo. La sezione non parallela, quindi più o meno libera, parte da poco dopo le linee di bilanciamento e arriva a questa quarta linea a 5 cm dalla coda dei tasti. Qui avevo però dimenticato di segnare la linea di inizio della sezione "libera".



In questa foto vedete che ho prima di tutto segnato una linea dietro alle due linee di bilanciamento: è quella da cui inizia la sezione non parallela dei tasti.
Poi vedete che sono segnate le divisioni laterali dei tasti diatonici. Appaiono molto corti perché mancano ancora le arcatine decorative che aggiungeranno 7 mm alla lunghezza dei tasti diatonici. Quando saranno finiti, i diatonici, dal fronte alla linea dei cromatici, saranno lunghi 36 mm. Anche questa è una misura storica.
Le linee di divisione tra il si e il do e tra il mi e il fa sono già portate indietro fino alla "linea del parallelismo", perché ovviamente non c'è il cromatico a interromperle.



Qui sono state riportate anche le linee laterali dei tasti cromatici, i quali per comodità di visione sono stati anneriti.



la tavola-tastiera è stata girata per lavorare sulle code dei tasti. Il régle du clavier si accosta nuovamente alla tastiera e si tirano allo stesso modo linee parallele, dal fondo fino alla seconda linea del parallelismo.



A questo punto i tasti sono già disegnati paralleli sul davanti fino alla prima linea del parallelismo (2 cm circa dietro la linea di bilanciamento dei tasti cromatici); e lo stesso in coda, dalla seconda linea del parallelismo fino all'estremità posteriore. Non restava quindi che congiungere i punti per avere tutti i tasti correttamente disegnati. Si può notare nella foto sopra che tra le due linee del parallelismo i tasti non sono paralleli o comunque non sono perpendicolari, ma prima e dopo sì.



Finito il disegno, ho poi utilizzato un punzone per segnare in maniera visibile i punti in cui forare per le punte di bilanciamento. Si vedono bene nella foto sopra.




Ho fatto anche le arcatine decorative. Nella foto sono ancora circolari, basterà tagliarle poco sotto il centro per avere le arcatine definitive.
Visto che molti lo chiedono, fare le classiche arcatine dei tasti dei clavicembali è molto semplice. Si prende uno "spade bit", cioè una punta per trapano per fori larghi, questa per intenderci:


Poi ci si arma di pazienza e di limette di varia forma e si ottiene una punta simile a questa, che è quella che ho utilizzato io:



La tastiera è solo disegnata. Prima di poter tagliare i tasti bisognerà fare ancora parecchie operazioni.

Nessun commento: